Il restauro è “operazione tecnica intesa a reintegrare i particolari compromessi o deteriorati di un’opera d’arte o di oggetti considerati artistici o di pregio, o ad assicurarne la conservazione”. Questo lavoro di tutela e recupero del patrimonio culturale, a L’Aquila e nel suo territorio, è un impegno quotidiano che, da 15 anni, si snoda in un percorso complesso, ricco di sfide e dai risultati a volte sorprendenti.
Il restauro è sempre anche riscrittura, scoperta, connessione. Ed è per approfondire e conoscere quanto di diverso, di altro è emerso negli anni dagli svariati interventi di recupero, che si struttura il progetto Dentro il restauro, ideato dal Segretariato Regionale MiC per l’Abruzzo, e realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi dell’Aquila, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di L’Aquila e Teramo, i Frati Minori di San Giuliano e AquilArtes, e il MAXXI L’Aquila.Dal 16 al 30 maggio, per tre giovedì, si indagherà su aspetti meno noti di tre diversi beni monumentali dell’Aquila, uniti dalla consapevole curiosità di quanto ognuno di questi abbia ancora da raccontare.
Il ciclo di incontri prende il via nella Chiesa di San Silvestro, con un approfondimento del professor Michele Maccherini sulla storia della potente famiglia Branconio e la composizione del suo emblema, quella preziosa Cappella che ha visto all’opera anche il sommo pittore Raffaello (giovedì 16 maggio, ore 15).
La settimana successiva si sale al Convento di San Giuliano, per un percorso a ritroso nei secoli,
dove spiritualità ed arte si mostrano in straordinaria sintonia. Accolti da Sofia Leocata, si arriverà fino al Conventino edificato nel 1415, cuore del francescanesimo osservante in Abruzzo, dove Saverio Ricci racconterà quanto il restauro ha svelato dei suoi preziosi apparati decorativi (giovedì 23 maggio, ore 15).
Ad ospitare l’appuntamento di chiusura sarà il MAXXI L’Aquila; qui Silvia La Pergola e Claudia Reale, Franco De Vitis e Carlo Lufrano, in una conversazione a quattro voci, illustreranno il percorso tecnico-progettuale che ha portato da Palazzo Ardinghelli al MAXXI, ridando vita e ruolo, nel tessuto urbano e culturale, ad un edificio che aveva perso bellezza e funzione (giovedì 30 maggio, ore 15).