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Santa Maria della Misericordia

A due passi dalla superba chiesa di San Silvestro, sorge la più modesta Santa Maria della Misericordia, uno dei gioielli artistici del capoluogo abruzzese, meno conosciuta di quanto meriterebbe.

Edificata all’inizio del Cinquecento ad opera di maestranze lombarde e grazie alle cospicue donazioni dei cittadini, ha subito – come moltissimi fabbricati aquilani – ingenti danni in occasione del sisma del 1703. Se la facciata è stata ricostruita rievocando lo stile tardo romanico delle chiese cittadine, con portale sormontato da timpano triangolare e grande oculo centrale in asse, l’interno fu restaurato invece, con forme tipicamente barocche.

Nel corso dei secoli l’edificio ha rappresentato un interessante cantiere di sperimentazioni, sia per quel che concerne lo studio della forma (dalla spazialità cinquecentesca al plasticismo settecentesco, attraverso interessanti interventi di epoca barocca), sia per quanto riguarda gli apparati decorativi. Suggestiva è stata, infatti, la scoperta degli affreschi raffiguranti vite dei santi e scene della vita di Cristo, venuti alla luce durante i lavori di restauro post-sisma e che per oltre tre secoli erano stati occultati dagli interventi settecenteschi, ma che erano evidentemente in linea con le pitture della sacrestia.

La navata ad aula unica coperta da volta a botte lunettata, è ornata da cornici a stucco. Il disegno delle pareti laterali è stato affidato a una teoria di paraste corinzie ribattute che inquadrano i sei altari laterali incorniciati da gruppi di lesene e controlesene. Nel registro superiore si aprono ampi finestroni rettangolari con timpano semicircolare a sesto ribassato e decorazione a stucco. Secondo l’Antonini la decorazione a stucco è da ricondursi a un intervento seicentesco, mentre nel tardo Settecento è stata realizzata la decorazione rococò che riveste la volta della navata.

Avanzamento

100%

Proprietà

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona – Regione Abruzzo

Fonte e importo del finanziamento

€ 500.000,00 CIPE 43/2012 – € 1.500.000,00 CIPE 135/2012

Livello di danno

medio/alto

Stato di attuazione

in corso III lotto d’interventi, per restauro apparati decorativi ed impiantistica (avviato ad ottobre 2021)

Inaugurazione

Descrizione del Danno

Dalla lettura del quadro fessurativo comparata con i principali meccanismi di collasso tipici delle strutture murarie e da un’analisi dei dettagli costruttivi che caratterizzano i principali nodi tra gli elementi, sono stati individuati i cinematismi in atto. Il danneggiamento della chiesa, rilevato dopo gli eventi sismici del 2009, ha evidenziato un comportamento d’insieme che ha fortemente condizionato il comportamento per singoli macroelementi: facciata, pareti laterali, volte della navata centrale e volte delle cappelle laterali, arco trionfale, cupola, copertura. Questi ultimi due elementi strutturali hanno subito danni ulteriori in seguito al sisma, ma erano già interessati da un elevato stato di degrado dovuto alla vetustà degli elementi strutturali che lo compongono e a difetti di costruzione.
Il campanile e la cella campanaria sono gli elementi strutturali che hanno subito il danno maggiore. L’anomala tessitura e il diverso colore del rivestimento del basamento della cella campanaria denuncia una serie di interventi di rimaneggiamento eseguiti durante restauri pre-sisma. Un ulteriore elemento di discontinuità è sicuramente rappresentato da un riempimento in malta cementizia e pietra posto a contatto con la parte inferiore del campanile, a ridosso della struttura poligonale. I conci di pietra squadrata rinvenuti dal crollo sono stati tutti recuperati, catalogati e conservati all’interno del cantiere in un primo intervento di messa in sicurezza ad opera dei vigili del fuoco.

Descrizione dell’intervento

I lavori svolti con il progetto primo stralcio hanno interessato la struttura muraria e la copertura; prima dell’intervento sono state eseguite le opere provvisionali necessarie all’esecuzione dei lavori quali ponteggio interno alla navata, realizzazione di una copertura provvisoria in legno sulla cupola e sulla scala interrata, originariamente appartenente all’edificio adiacente ad oggi demolito.
Le opere eseguite hanno interessato:
– le strutture murarie (smontaggio dell’edificio addossato alla chiesa, con cernita del materiale da recuperare; inserimento di catene in corrispondenza degli arconi, dell’arco trionfale e in facciata; sarcitura delle lesioni e stilatura dei giunti; chiusura di vuoti; cuci e scuci; ricostruzione delle parti crollate; svuotamento dei rinfianchi delle volte);
– la copertura (sostituzione delle parti ammalorate della struttura lignea; ripristino cordolo; ripristino della copertura dell’aula);
– l’inserimento di catene (per quanto riguarda la risposta trasversale e il ribaltamento della facciata sono state poste catene in corrispondenza degli arconi e dell’arco trionfale; il collegamento di queste alla muratura avviene con capichiave esterni ad eccezione della catena posta in corrispondenza dell’arco trionfale che è stata ancorata da un lato con un capochiave a piastra e dall’altro con calza in tessuto iniettata con malta);
– l’intervento ai timpani (nella parte alta, in corrispondenza del timpano, di facciata e del presbiterio, sono stati posti dei telai antiribaltamento in acciaio che fungono da appoggio all’orditura secondaria del tetto e, contestualmente, contribuiscono all’effetto scatolare, mediante ancoraggio ai timpani;
– l’intervento sulla volta dell’aula (la volta è stata interessata da un intervento di riparazione del danno con operazioni di stuccatura e rinzeppatura delle lesioni e da un leggero consolidamento consistente nella scarnitura e stilatura dei giunti. Tale operazione è stata preceduta, sia nella volta a crociera che nella cupola, dallo svuotamento dei rinfianchi e da una pulitura accurata di tutta la superficie. La porzione di volta crollata è stata ricostruita ripristinando la situazione a prima del terremoto con interventi di ricucitura e stilatura degli elementi);
– l’Intervento in copertura (la copertura è stata interessata da un complesso di opere, quali la sostituzione degli elementi ammalorati delle capriate lignee, dei travicelli e palombelle, la pulizia e il trattamento antiparassitario eseguito sugli elementi mantenuti in opera, il fissaggio degli stessi con nuove chiodature, nonché la realizzazione di un nuovo pacchetto di copertura costituito da tavolato doghettato, onduline sottocoppo e coppi di recupero. Sulla porzione di copertura in prossimità della facciata è stata posta in opera una guaina bituminosa come impermeabilizzante)

Stazione appaltante

RUP

Arch. Augusto Ciciotti

Direzione dei lavori

Arch. Valerio Piovanello

Impresa esecutrice

RTI Angelo Alessandri / OPERA srl consolidamento e restauri

Gara

Contratto d’Appalto

Data inizio lavori e fine lavori

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