San Silvestro e la Cappella Branconio
Posta su una gradinata e svettante sull’omonima piazza, la Chiesa di San Silvestro rappresenta uno dei gioielli architettonici dell’Aquila. Edificio dalle complesse vicende storico-artistiche, è stato segnato da importanti eventi sismici che, nei secoli, hanno cambiato il volto del monumento e la stratigrafia delle sue mura.
Posta nello storico quarto di Santa Maria, diventa nel ‘500 simbolo del potere della famiglia Branconio, originaria di Colle Brinconio (oggi Collebrincioni), uno dei castelli fondatori della città.
L’influenza di questa importante famiglia si evince in ogni angolo del quartiere: dal palazzo di famiglia, a destra della Chiesa, al Casino delle delizie, stanza affrescata di una casa privata, alla vicina Chiesa della Misericordia, riscoperta con le sue preziosità nel corso del restauro post-sisma
Tutto il quartiere ci parla dell’ascesa sociale di una famiglia della nuova aristocrazia cittadina che frequenta i poteri di Roma, dove possiede un palazzo nel quartiere di San Pietro, progettato da Raffaello Sanzio.
E proprio i Branconio – che attuano in città un mecenatismo tout court – riescono a portare a L’Aquila l’arte del divino pittore, a cui commissionano una tela, pala d’altare della rinnovata Cappella di famiglia dentro San Silvestro.
Così, dietro la semplicità della facciata scandita da regolari conci in pietra calcarea e filari di opus aquilanum, l’interno della Chiesa ci sorprende. Si proietta davanti al visitatore un’apparente semplicità, con pochi lacerti di decorazioni sulle bianche pareti che sembrano ricondurci alle sue epoche passate, mentre i pilastri guidano visivamente verso l’arco trionfale, affrescato con un’Adorazione dei Magi e che prosegue nel catino absidale con un meraviglioso Cristo in Maestà. Il ciclo decorativo, attribuito al Maestro di Beffi, fu riscoperto solo nel ‘46 dopo la rimozione della volta e restaurato negli stessi anni ad opera di Augusto Cecconi Principe, sotto la direzione di Ferdinando Bologna. Un restauro che ai tempi venne considerato avanguardia e che nell’intervento post sisma 2009 si è deciso di conservare, riconosciutane l’alta qualità e la filosofia conservativa.
Attraversata la navata si scorge a colpo d’occhio la luminosa cappella laterale sinistra, che attraverso stucchi e affreschi ci proietta verso un barocco che appare quasi fuori contesto in tanta semplicità. La cappella Branconio è il frutto del lavoro dei secoli che l’hanno vista custodire il dipinto della Visitazione di Raffaello, oggi al museo del Prado, e che ha spinto Bedeschini nel 1625 a decorarla con storie dedicate alla Vergine Maria.
Oggi osserviamo questo nucleo di arte e immagini salvate con devozione ma a seguito del sisma 2009 la Chiesa aveva riportato ingenti danni sia agli apparati decorativi che strutturali.
I pilastri che oggi scandiscono le navate sono stati rinforzati sia internamente che alla base, la facciata ri-ancorata al suo corpo di fabbrica a causa di un complesso cinematismo subito con le scosse, gli affreschi restaurati con operazioni delicatissime di consolidamenti, ritocchi pittorici e assemblaggi del tessuto pittorico originale.
Proprio la cappella Branconio per il quadro fessurativo che la interessava è stata oggetto di un intervento di restauro lungo e complesso. Molte porzioni di intonaco si erano sbriciolate nella caduta, centinaia di frammenti sono stati classificati, documentati e ricollocati in situ con un risultato eccezionale, poiché più del 90% dei frammenti ha ritrovato la sua posizione originale.
Questa intensa fabbrica di restauro e recupero è divenuta oggi un monumento ancora più conosciuto e ammirato nel quadro monumentale dell’Aquila, fornendo a tutti un nuovo corpus di studi per la conoscenza del tessuto cittadino aquilano.
The church of St. Silvestro dominates from steps the small piazza that is named after it.
Architectural gem of L’Aquila with a complex history, was marked by earthquakes that changed its appareance and stratigraphy over time.
Situated in the quarto of St. Maria, during the XVI century was center of power of the Branconio family, who took their name from Colle Brinconio (today Collebrincioni), one of the founding castles of L’Aquila.
The important role of this influential family is evident on every corner of the neighborhood: from the family palazzo, on the right of the church, to the Casino delle delizie (frescoed room in a private house), via the near Church of Misericordia, uncovered by post-earthquake restoration.
The whole neighborhood showcases the social climbing of a family of the new city aristocracy; the Branconio have frequented aristocraties in Rome, where they have owned in quartiere of St. Pietro a palace, designed by Raffaello Sanzio.
The Branconio, tout court patrons in town, were the ones who brought to L’Aquila the art of Raffaello, commissioning the painter an altarpiece for the family chapel into the Church of St. Silvestro.
And this church behind the simple façade made by blocks of limestone with rows in opus aquilanum sideways, is stunning inside.
The seeming semplicity unravels before the visitor: the rare fragments of decoration on white walls evoke distant ages, meanwhile the pillars visually guide to the triumphal arch, frescoed with Adoration of the Magi and to the apse frescoed with Christ in Majesty. The cycle of paintings, attributed to Maestro di Beffi, was re-discovered only in 1946 after the removal of the vault and the restoration in the same years by Augusto Cecconi Principe, under the direction of Ferdinando Bologna.
The restoration was considered cutting-edge at the times where during the intervention after the 2009 eartquake it was preserved, dued to the high quality and the conservative approach.
Crossing the nave of the church, strikes the bright chapel on the left, that bring us to a Baroque almost out of context in such a semplicity.
The Branconio chapel is the result of work over centuries: it guarded the Visitation of Raffaello, now in the Museum of Prado, and it was embellished by Bedeschini in 1625 with stories dedicated to Virgin Mary.
Nowadays we can see these works of art and devotion but the church has been heavily damaged by the 2009 earthquake: the pillars have been strengthened both to the base and inside, the façade has been re-anchored to the body of the building and the frescoes have been meticulously consolidated.
The Branconio chapel has undergone a long and complicated restoration, due to the complex articulation of the crack pattern. Many pieces of frescoed plaster crumbled with the fall, these are hundreds of fragments recorded and re-placed in situ: the result was that 90% get back the original position.
Today the Church of St. Silvestro is even better known and admired among the city’s monuments, by providing a new corpus of research for understanding the urban pattern of L’Aquila.
PROPERTY Arcidiocesi l’Aquila
FUNDINGS CIPE 135/112 € 6.700.000,00
SECURING CIPE 43/2012 € 900.000,00
OPENING July 7th, 2019
Arcidiocesi dell’Aquila
CIPE 43/2012
CIPE 135/2012
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€ 6.700.000,00
7 luglio 2019