La Chiesa del Cimitero, come in città la conoscono, ovvero Santa Maria del Soccorso è uno dei preziosi monumenti che testimoniano la ricchezza e la centralità dell’Aquila nella storia. Sorta in origine come piccola cappella dedicata alla Vergine apparsa appena fuori dalle mura cittadine, fu trasformata in chiesa grazie al finanziamento del mercante Jacopo di Notar Nanni nella metà del XV secolo, che qui volle il sepolcro. La facciata con la sua peculiare scansione lineare della bicromia rossa e bianca e l’imponente rosone, l’essenziale eleganza dei suoi interni e l’armoniosa architettura dell’annesso convento e dell’elegante chiostro rivelano la preziosa espressione architettonica e artistica tardo-quattrocentesca della cultura dell’Ordine degli Olivetani. Il complesso diviene infatti testimonianza delle correlazioni tra l’ambiente toscano e quello aquilano, impersonate all’epoca dalla figura di San Bernardino da Siena. La chiesa ospitò opere importanti come la natività attribuita a Leonardo da Vinci e la scultura lignea di San Sebastiano di Silvestro dell’Aquila.
Avanzamento
CIPE
Proprietà
Comune dell’Aquila
Fonte e importo del finanziamento
€4.500.000,00
Livello di danno
medio-alto
Stato di attuazione
ultimato
Inaugurazione
9 maggio 2019
Descrizione dell’intervento
I principali interventi di natura strutturale hanno riguardato la riparazione del danno, il consolidamento, il miglioramento del comportamento sismico e il restauro dell’edificio sacro: dal consolidamento e restauro delle strutture murarie della navata centrale, dell’abside e dei transetti; dal rinforzo delle volte con materiali in fibra, alla realizzazione di nuove coperture in legno e all’inserimento di strutture metalliche e in pultruso senza dimenticare gli adeguamenti impiantistici (riscaldamento, elettrico, illuminazione ecc) e senza trascurare la realizzazione di una rampa per il superamento delle barriere architettoniche per l’accesso alla chiesa e al convento; dal ripristino del campanile con riposizionamento degli elementi lapidei della muratura al restauro delle superfici affrescate e di quelle scultoree, degli apparati decorativi, ed in particolare della preziosa facciata, delle entità lapidee e degli elementi lignei di pregio quale quelli componenti il coro sito nell’abside. Impegnativo si è rivelato il recupero dei locali del convento e di quel che resta dell’originaria corte con la rimozione di superfetazioni edilizie, la riapertura dei fornici del porticato e la realizzazione di una pavimentazione lapidea bicromatica che richiama gli stilemi di facciata. Particolare attenzione è stata posta all’illuminazione notturna della facciata e della corte oltre che degli all’illuminazione notturna della facciata e della corte oltre che degli ambienti interni.
Stazione appaltante
RUP
Arch. Antonello Garofalo
Direzione dei lavori
Arch. Franco De Vitis
Impresa esecutrice
Rosa Edilizia srl
Gara
Contratto d’Appalto
Data inizio lavori e fine lavori
novembre 2015