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Palazzetto dei Nobili

Le origini civili e religiose della città, sembrano concretizzarsi in questo piccolo gioiello architettonico che occupa il baricentro topografico del centro storico dell’Aquila. Il Palazzetto dei Nobili sorge sul luogo di un preesistente Palazzo della Camera, edificio rinascimentale che fino al Seicento rappresentava – con l’adiacente Palazzo Margherita – il centro della vita politica aquilana. Risalgono ai primi del ‘600 i lavori di ampliamento voluti dalla Congregazione dei Nobili e nei decenni successivi, con la costruzione della Chiesa dei Gesuiti, l’intera piazza acquistò una nuova valenza urbanistica che coinvolse la chiusura di via Forcella e l’apertura di via Camponeschi, isolando così su tre lati il Palazzetto.

Il terribile terremoto del 1703 risparmiò solo la sola facciata dell’edificio il quale, pochi anni dopo, fu riedificato secondo le fattezze attualmente riconoscibili. Il prospetto che dà sulla piazza, perfettamente in asse con l’androne di Palazzo Pica Alfieri, è caratterizzato dalla presenza di lesene in pietra ed è suddiviso da una cornice marcapiano. Il primo ordine si contraddistingue per la presenza di due grandi aperture ad arco alternate da tre finestre ogivali, mentre al piano superiore si aprono due finestre rettangolari intervallate da nicchie arcuate. Tra le due arcate del pin terreno, staccato dalla facciata, su di un piedistallo campeggia la scultura di Marcantonio Canini raffigurante Carlo II d’Asburgo.

All’interno, è di grande effetto la sala rettangolare riccamente decorata con dipinti (tra gli altri, un’Assunta di Girolamo Cenatiempo) e stucchi e impreziosita dagli scranni lignei finemente lavorati, oggetto di una donazione del barone Falconio nel 1715. In seguito ai danni subiti dal sisma del 2009, il Palazzetto dei Nobili è tornato al suo antico splendore alla fine del 2012 ed è attualmente utilizzato come spazio espositivo e congressuale, nonché come prestigiosa sede di eventi culturali.

Avanzamento

100%

CIPE

Proprietà

Comune dell’Aquila

Fonte e importo del finanziamento

Camera dei Deputati € 1.000.000,00

Livello di danno

medio-alto

Stato di attuazione

ultimato

Inaugurazione

7 dicembre 2012

Descrizione del Danno

I danni alle murature erano molto diversificati e rientravano in una casistica che vedeva piccole zone di crollo in prossimità dell’attacco delle murature loggiato-salone al primo livello, per passare a lesioni profonde sulla facciata laterale di sud-est, in corrispondenza di discontinuità murarie (presenza di grossi elementi lapidei di riuso, di aperture tamponate, di uso improprio di mattoni laterizi), fino ad arrivare alla rottura delle piattabande dovuta alla mancanza o al deterioramento degli elementi orizzontali portanti.
Ulteriori danni, si sono registrati sulle piccole volte del loggiato, al primo livello, le quali presentavano modeste lesioni centrali e, in corrispondenza degli attacchi alle murature, alcuni distacchi. Più grave era la situazione dello spicchio di volta al di sopra dell’ingresso laterale, dove il cedimento murario aveva causato il distacco di questa porzione voltata e l’incipiente crollo. Tutte queste volte sono realizzate in mattoni laterizi a taglio, ben disposti nella tessitura, intonacate e con la presenza di semplici cornici in stucco nella parte intradossale. Ben più gravi erano i danni sulla volta in camorcanna a copertura del grande salone di rappresentanza del Palazzetto. Questa volta era completamente crollata sul lato in attacco con il loggiato e presentava cadute importanti negli elementi decorativi in stucco con forti abbassamenti e sconnessioni di tutto l’impalcato portante e del sistema di centinatura.

Descrizione dell’intervento

Gli interventi di ripristino e consolidamento delle murature si sono svolti attraverso varie fasi operative. Dapprima si è resa necessaria la spicconatura degli intonaci cementizi presenti sulle facciate esterne e nei locali soprastanti il loggiato d’ingresso e conseguente pulitura profonda delle murature. Si è poi proceduto con un intervento con sistema scuci e cuci nelle zone murarie fortemente lesionate e decoese. Gli architravi lignei marci e fatiscenti sono stati sostituiti. È seguito un’opportuna operazione di cerchiatura delle aperture corrispondenti all’ingresso laterale e alla soprastante porta-balcone. Al fine di ricollegare le murature nelle due direzioni planimetriche, sono stati inseriti dei tiranti interni con utilizzo del sistema con tubo-forma e apposte fasce in FRCM di collaborazione alle tirantature, sulle murature delle facciate esterne laterali in due strisciate tra primo e secondo livello e sotto cornice sommitale. Sono state completate le le cuciture armate (già in parte presenti) sugli ammorsamenti fra le murature portanti, di collegamento fra le pareti interne ed esterne e rinforzate le murature esterne con iniezioni di miscele a base calce. Infine, sono stati messi in opera intonaci deumidificanti sulla muratura esterna della facciata principale al primo livello e sono stati rifatti tutti gli intonaci esterni e sui locali interni del loggiato d’ingresso. Le finiture e le coloriture sono state ritoccate con intonachino e soprastante strato pittorico.
Si è poi proceduto al ripristino e al consolidamento delle volte del loggiato attraverso la ricostruzione dello spicchio crollato, il consolidamento dell’estradosso e delle stesse volte in seguito alla demolizione dei massetti, il collegamento delle volte alle pareti perimetrali, il rifacimento dei massetti armati con rete elettrosaldata e relativi ammorsati alle murature e il rifacimento degli intonaci crollati. Infine, gli apparati decorativi sono stati consolidati con microperni, prima di dare inizio agli opportuni restauri. Ulteriori interventi hanno riguardato la scomposizione completa del tetto, con ripristino delle capriate lignee portanti, ricostruzione del nuovo impalcato e sistemazione della copertura con coppi e contro-coppi. La riconnessione sommitale delle murature è stata realizzata con travi metalliche perimetrali. Anche l’incannucciato della volta del salone è stato ricostruito laddove necessario, così come il completo consolidamento dell’estradosso ricostituito con elementi di centinatura e fasciatura. Le operazioni di ripristino hanno avuto termine dopo il consolidamento e il restauro degli apparati decorativi in stucco, pittorici e lignei e con le tinteggiature che hanno ripreso le cromie storiche originali.

Stazione appaltante

RUP

Arch. Giuseppe Di Girolamo

Direzione dei lavori

arch. Corrado Marsili

Impresa esecutrice

CISE s.r.l. – Responsabile del restauro degli apparati decorativi: dott.ssa Biancamaria Colasacco – Progettista: arch. Claudio Ridolfi

Gara

Contratto d’Appalto

Data inizio lavori e fine lavori

8 settembre 2011 – 25 gennaio 2012

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